Madrid, 11 febbraio 2020. Cerealto Siro Foods è riuscita a posizionarsi nella classifica generale delle 100 aziende più responsabili in Spagna all’84° posto, essendo all’8° posto nel settore agroalimentare, secondo il Monitor Empresarial de Responsabilidad y Gobierno Corporativo (MERCO). Cerealto Siro Foods è un’azienda globale nel settore agroalimentare e il risultato della fusione tra il Grupo Siro e Cerealto.
La posizione raggiunta da Cerealto Siro Foods si aggiunge ai risultati ottenuti in precedenza nella classifica delle aziende Merco, dove ha raggiunto la 90° posizione nella classifica delle 100 aziende più rinomate in Spagna; e nella classifica dei Leader Merco, dove Juan Manuel González Serna, presidente di Cerealto Siro Foods, si è classificato al 59° posto.
Merco è uno strumento di valutazione della reputazione lanciato nel 2000, basato su una metodologia multi-stakeholder composta da sei valutazioni e venticinque fonti di informazione e un riferimento mondiale.
Attualmente Merco dispone di otto monitor (Merco Empresas, Merco Líderes, Merco Responsabilidad y Gobierno Corporativo, Merco Talento, Merco Talento Universitario, Merco Consumo, Merco Digital e MRS) ed è presente in dodici paesi: Spagna, Colombia, Argentina, Cile, Ecuador, Bolivia, Brasile, Messico, Messico, Perù, Costa Rica, Panama ed entra in Portogallo.
A proposito di CEREALTO SIRO FOODS
Cerealto Siro Foods, nata dalla fusione del Grupo Siro e di Cerealto, è una multinazionale che produce prodotti alimentari per rivenditori e aziende alimentari a marchio.
L’azienda presenta dati consolidati a fine esercizio 2018 di 600 milioni di euro di fatturato e una produzione di 400.000 tonnellate. Attualmente ha un team di 4.800 persone distribuite in 17 centri di produzione situati in Spagna, Portogallo, Italia, Regno Unito e Messico, oltre a un team di vendita negli Stati Uniti.
L’azienda è fortemente impegnata nello sviluppo delle comunità in cui è presente e nell’integrazione delle persone a rischio di esclusione sociale, che rappresentano oltre il 12% della forza lavoro.